Dal 15 al 18 marzo 2023 si è svolto il Seminario del progetto ATRE – Low Carbon Travel, nel quale operatori e project manager hanno dialogato con alcuni “Ambasciatori” designati da ciascuna delle organizzazioni partner del Progetto, tra cui AITR, per “contribuire, ciascuno nell’ambito dell’attività della propria associazione, alle attività di disseminazione e divulgazione degli strumenti di progetto nel periodo successivo”.
LE FINALITÀ DEL PROGETTO
Il seminario si è svolto in diverse sessioni, iniziando con una introduzione al Progetto e alle sue finalità:
affrontare strumenti utili a gestire e limitare l’apporto del turismo al cambiamento climatico (la qualità delle destinazioni turistiche sensibili è minacciata dai cambiamenti climatici, e al tempo stesso il turismo contribuisce in modo significativo alle emissioni globali di CO2);
coinvolgere produttori e consumatori di servizi turistici nella lotta al cambiamento climatico e creare una “comunità di adulti” (programma Erasmus+) attiva nella produzione e nel consumo di viaggi più responsabili e low-carbon;
mobilitare una rete di attori europei sensibili ad uno sviluppo sostenibile del turismo, con il compito di produrre e distribuire nelle rispettive aree geografiche strumenti per l’educazione (“Perché agire?”) e l’adozione di buone pratiche (“Come agire?”) nella lotta al cambiamento climatico, al fine di onorare gli obiettivi dell’accordo di Parigi e del Patto Verde Europeo.
GLI STRUMENTI PRESENTATI
Si è poi entrati nel vivo degli strumenti approntati nell’ambito del progetto. Il primo strumento, denominato MOOC (acronimo per Massive Open Online Courses), rivolto a Travel designer, tour operator e agenzie di viaggi, è in realtà una guida metodologica on-line, con strumenti tradizionali quali video e documenti testuali (Pdf). La piattaforma si articola in sezioni quali “Comprendre” (analisi del rapporto tra turismo e Climate change), “Agir” (come valutare e ridurre le proprie emissioni come attore del fenomeno turistico, come contribuire alla lotta al cambiamento climatico, etc.), “Eco- gestes” (raccolta di buone pratiche e di attività di sensibilizzazione sul tema).
Il secondo strumento è una App per Smartphone rivolta a operatori turistici (guide, accompagnatori, professionisti del settore a contatto con il pubblico), che ha lo scopo di evidenziare in modo immediato gli effetti del cambiamento climatico sulle destinazioni.
Il terzo strumento è un gioco on-line rivolto a turisti e viaggiatori, testato nel corso del seminario attraverso un quiz con domande sulla sostenibilità nel turismo: quante emissioni produce un volo a/r Parigi-New York (2 tonnellate!), qual è la quota di CO2 imputabile al turismo (stimata al 10%), è più low-carbon viaggiare in classe economica o scegliere voli diretti?
IL LAVORO IN GRUPPI
Dopo la presentazione degli strumenti, si è svolto un lavoro in gruppi, al fine di valutare potenzialità, limiti e margini di miglioramento di ciascuno strumento. Per il MOOC i gruppi – suddivisi per Paese – hanno formulato apprezzamenti e qualche riserva; si è anche ravvisata la necessità, relativa anche agli altri strumenti, di prevedere incentivi all’uso della piattaforma da parte di imprese che spesso sono troppo impegnate nella gestione delle proprie attività per dedicare tempo alla formazione.
Per l’App, i gruppi sono stati ripartiti per tipologia di operatore turistico (ristorazione, ricettività, guide, gestori di siti turistici); una difficoltà rilevata è l’eterogeneità dei destinatari, per cui occorre caratterizzare maggiormente i contenuti. Alcuni suggerimenti: uso di abbigliamento per escursioni di seconda mano; evitare cibo inscatolato o impacchettato; prevedere attività “compensative” come aggiungere nei tour 1 trekking in natura per ogni giornata di shopping).
Per il gioco, anche in questo caso è necessario incentivare l’uso dello strumento, ad es. assegnando un piccolo premio all’utente che risponda correttamente all’80% dei quesiti. Inoltre, occorre valorizzare il gioco includendolo nella programmazione turistica (“Viaggiare giocando”) e farne uno strumento di consapevolezza presentando ai viaggiatori diverse, opzioni di viaggio con gradi variabili di sostenibilità.
A margine del Seminario, sono state presentate anche altre iniziative, quali “Fresque de Climat”, un workshop partecipativo a sfondo pedagogico e formativo, che ha prodotto un gioco di carte sul tema della transizione ecologica, o la “VIP Card”, dove VIP sta per Voyage à Impact Positive ed è uno strumento che, utilizzando la carta geografica di Peters, evidenzia i principali impatti del turismo e le possibili contromisure regione per regione, destinazione per destinazione.
Infine, l’invito di Julien Buot e degli altri coordinatori è stato di attivare un “terzo cerchio” di soggetti attivi oltre ai project manager e agli ambasciatori, coinvolgendo ciascuno i propri partner i quali, anche se esterni al progetto, possono essere chiamati a collaborare nella disseminazione dei temi del “Voyage bas-carbòn”.
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