Come attori europei, attivi nel campo del turismo sostenibile, abbiamo notato la grande connessione tra i cambiamenti climatici e gli attuali eventi naturali estremi. Come operatori turistici e viaggiatori, possiamo mettere in atto alcune azioni specifiche, partendo da una maggiore consapevolezza e proseguendo con attività di mitigazione, riduzione, contributo e adattamento.
Esiste una relazione di causa-effetto tra il riscaldamento globale e i disastri naturali quali le alluvioni, che hanno recentemente colpito l'Emilia-Romagna in Italia lo scorso maggio o il Belgio nel luglio 2021, gli episodi di siccità che aumentano di intensità e durata (anche in inverno) in gran parte dell'Europa, gli incendi boschivi, in particolare in Grecia e Francia nel 2022; per non parlare delle ondate di calore a partire dal mese di aprile in Spagna e durante l’estate in tutto l'emisfero settentrionale con oltre 100 gradi fahrenheit negli Stati Uniti occidentali, 48 gradi centigradi annunciati all'ombra in Sardegna martedì 18 luglio 2023 e la chiusura del Partenone ad Atene per motivi legati all'elevato calore. Gli scienziati che studiano i cambiamenti climatici da anni avvertono di questi rischi.
Già nel marzo 2012, l'Intergovernmental Panel on Climate Change, con la pubblicazione "Report Managing the risks of extreme events and disasters to advance climate change adaptation", ha sottolineato che la variabilità climatica e i cambiamenti climatici di origine antropica possono influenzare l'intensità, l'estensione spaziale e la durata di alcuni eventi climatici estremi. Negli ultimi anni in Europa abbiamo vissuto episodi di erosione delle coste, mancanza di neve in inverno anche in alta montagna, scioglimento dei ghiacciai, inquinamento dei fiumi e i fenomeni già citati come le alluvioni, la siccità e gli incendi boschivi che ne derivano. Tutti questi fenomeni hanno un impatto sulle nostre vacanze, sia in quanto turisti sia in quanto operatori turistici, guide, albergatori, ecc.
L'elenco degli eventi estremi verificatisi negli ultimi due anni in Europa continua ad allungarsi e, per tutte queste ragioni, il progetto ATRE - low carbon travel è stato sviluppato per contribuire a un turismo più sostenibile. Oggi il turismo produce circa il 10% delle emissioni mondiali di CO2. Questo numero deve essere radicalmente ridotto, ed è per questo che l'economia turistica deve certamente cambiare forma, trasformarsi e adattarsi.
Il progetto ATRE mira a rafforzare la conoscenza dell'emergenza climatica e del suo rapporto con il turismo, a fornire strumenti divertenti per misurare l'impronta di carbonio dei viaggi e a condividere buone pratiche per la riduzione delle emissioni di CO2 generate del turismo attraverso 3 strumenti digitali: un MOOC per gli operatori turistici, un'applicazione online per i fornitori di servizi turistici nelle destinazioni e un gioco per i viaggiatori.
Quali azioni vi suggeriamo di intraprendere? Prima di tutto, è necessario informarsi e studiare per capire come agire. Ad esempio, è importante sapere come misurare le proprie emissioni di CO2 utilizzando piattaforme come queste: GREENTRIPPER , GOODPLANET O CARBONFOOTPRINT Di fondamentale importanza è ridurre le nostre emissioni di CO2.
Ma come farlo durante le vacanze? Possiamo scegliere di utilizzare mezzi di trasporto come la bicicletta o il treno al posto dell'auto e dell'aereo; possiamo prenotare strutture ricettive e ristoranti che si impegnano nel turismo sostenibile installando sistemi di energia rinnovabile, illuminazione a LED, riduttori d'acqua e molto altro; possiamo utilizzare bottiglie o bere dalle fontanelle al posto delle bottiglie di plastica, privilegiare menù a zero emissioni di carbonio con prodotti biologici e locali. Possiamo scegliere spiagge o siti turistici eco-gestiti dove le guide si prendono cura della natura e prestano attenzione alla biodiversità. Allo stesso tempo, possiamo decidere, come singoli o come aziende, di contribuire a iniziative di solidarietà climatica come la piantumazione di alberi o il finanziamento di specifici progetti di sostenibilità. Infine, dobbiamo trovare strategie per adattarci ai cambiamenti già in corso. Adattarsi significa anticipare gli effetti negativi del cambiamento climatico e adottare misure adeguate a prevenire o ridurre al minimo i danni che potrebbero causare, oppure sfruttare le opportunità che potrebbero presentarsi.
Un esempio è quello di vivere la montagna in modo diverso come turista. Se non c'è abbastanza neve per lo sci alpino, è meglio concentrarsi su un'altra esperienza di turismo montano, come il trekking, le passeggiate sotto le stelle, le degustazioni enogastronomiche e molte altre attività a basso impatto ambientale. Per le guide turistiche, adattarsi può significare capire come affrontare le emergenze, mentre per un ristoratore può significare utilizzare ingredienti che richiedono poca acqua e incoraggiare una dieta diversificata più ricca di alimenti vegetali, locali e biologici.
Oggi è importante che tutti noi, nel nostro piccolo, sia come viaggiatori che, come operatori turistici, iniziamo a mettere in atto alcuni o forse tutti questi passi: consapevolezza, riduzione della CO2, contribuzione e adattamento per rallentare, ridurre o arrestare gli effetti devastanti del cambiamento climatico. Attraverso il nostro progetto abbiamo già coinvolto diversi operatori turistici europei, chiamati Ambasciatori, a seguire questi passi. Se anche tu sei un operatore del turismo, unisciti a noi e diventa un ambasciatore dei viaggi a basso impatto ambientale. Se invece sei un viaggiatore, anche tu puoi contribuire a costruire un futuro migliore, agendo per un turismo più responsabile! Tenetelo a mente quando pianificate le vostre vacanze future: tutto inizia dai piccoli gesti. VISITATE IL SITO ATRE LOW CARBON TRAVEL E SEGUITE IL NOSTRO PROGETTO
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