Il settimo artciolo della rassegna "Obiettivo: turismo responsabile" riguarda il tema del cambiamento climatico e con questo affronteremo gli eventi causati dal cambiamento climatico e all'importanza della sua prevenzione.
Il cambiamento climatico è un argomento che da anni viene discusso sia in sede scientifica che dall’opinione pubblica, in particolar modo dopo gli eventi accaduti in Emilia Romagna nel 2023.
L’esperta Paola Fagioli, di Legambiente spiega la correlazione tra la tragedia accaduta in Emilia Romagna e il cambiamento climatico. L’aumento di temperatura ha portato a momenti di siccità alternati a piogge sempre più abbondanti, la cui quantità di acqua non si è riuscita a contenere.
Ci possono essere misure concrete per risolvere il problema:
Stop al consumo del suolo, poiché più si cementifica e meno il suolo sarà in grado di assorbire l’acqua piovana e di conseguenza avverrà il fenomeno del ruscellamento.
Valutare bene dove costruire ed evitare le aree che sono ad alto rischio di inondazione come quelle di Faenza.
Delocalizzazione, come ad esempio lo spostamento di abitazioni e luoghi produttivi.
Ridare spazio ai fiumi rinaturalizzando i corsi fluviali al fine di rallentare il flusso di acqua ed evitarne la fuoriuscita.
Al fine di evitare il ripetersi di eventi catastrofici come quello accaduto in Emilia Romagna, è stato stabilito che la temperatura mondiale non deve crescere oltre a 1.5°C, in modo da diminuire la minaccia di squilibri metereologici e la perdita di biodiversità.
Uno dei settori che influisce e al tempo stesso subisce il cambiamento climatico è quello del turismo. Anna Donati, Portavoce dell'Alleanza Mobilità Dolce AMODO afferma come le scelte di viaggio possano determinare la produzione del 4,9% di gas serra soltanto con la mobilità, a cui si aggiungono le emissioni dovute ad una serie di altre attività affini, come ad esempio l’aumentata produzione di rifiuti.
Il piano della commissione europea ha stabilito che entro il 2030 si devono ridurre le emissioni del 55%, e che queste debbano arrivare a 0% entro il 2050, ponendo quindi una grande sfida lungo termine in tutti i segmenti, come ad esempio mobilità, industrie, turismo, in modo che tutti possano essere coinvolti a fare la loro parte.
Roberto Dati, membro di AITR, ha partecipato ad un incontro a Parigi col fine di trovare strumenti da mettere in atto per la sensibilizzazione dei viaggiatori e in particolare ponendo attenzione al cambiamento climatico. Nasce così il progetto ATRE - Agire per un Turismo Europeo Responsabile, in cui gli esponenti delle associazioni coinvolti si uniscono per divulgare delle soluzioni operative. Sono stati elaborati tre strumenti: un MOOC per travel designer e venditori (agenzie di viaggio, TO), un APP online per i fornitori di servizi turistici (autisti, cuochi, host, gestori del sito, guide) e un GIOCO online per i viaggiatori.
I tre strumenti sono disponibili su un'unica piattaforma che è stata creata con l'obiettivo di stimolare comportamenti virtuosi attraverso strumenti per operatori turistici sostenibili che coinvolgessero tutti gli attori della filiera.
Anna Donati spiega che il fenomeno che è accaduto in Emilia Romagna era stato già annunciato, e che la prevenzione è il tema chiave per ridurre la scarsa connessione tra il momento della tragedia e l’affrontare le cause più profonde (come ad esempio la bonifica dei terreni, le troppe infrastrutture ecc..)
Si pone attenzione a due aspetti per indurre delle riflessioni:
Il sistema dei mass media che dedica poco tempo a tre argomenti chiave come i mutamenti climatici, il dissesto delle frane e l’eccesso di costruzioni. I media hanno una forte responsabilità nell’assecondare e narrazioni senza stimolare il cittadino a manifestare pensieri indipendenti in questo contesto.
Rendere più attraente il cambiamento che evochiamo (più mobilità attiva, turismo responsabile e sostenibile ecc...) cambiando la comunicazione e avanzando proposte differenti.
Le attuali conoscenze sul fenomeno del cambiamento climatico portano a riflettere sull'importanza della prevenzione e su quali azioni possiamo mettere in campo. Bisogna predisporre la mente ad adottare strategie quotidiane che possano contribuire a mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici.
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